top of page
L'etnopharmacologia: patrimonio dell'umanità. Il patrimonio del mondo vegetale è immenso. È da salvaguardare, per la conservazione delle biodiversità e del suo equilibrio, per la sua intrinseca potenzialità, un bagaglio ancora più prezioso delle materie prime. Etnopharma crede nella ricerca e nei ricercatori

RICERCA

L'etnopharmacologia

Patrimonio dell'umanità

Il patrimonio del mondo vegetale è immenso. È un patrimonio da salvaguardare, per la conservazione delle biodiversità e del suo equilibrio, per la sua intrinseca potenzialità, un bagaglio ancora più prezioso delle materie prime.

 

Sul rispetto di questo patrimonio evolutosi in millenni si fonda il significato stesso dell’azienda.
Un intreccio di storie da conoscere, rispettare e valorizzare. Arrivando, se possibile, a colmare, con la nostra tecnologia, i tasselli mancanti alla dispensabilità di fitocomplessi sicuri e ad efficacia prevedibile.

Molte piante vengono dalla tradizione culinaria, le spezie hanno influenzato la nostra civiltà e la nostra storia. Evidenziate dalla miriade di varietà e di cultivazioni le spezie sono metaboliti secondari non essenziali a livello nutrizionale, ma che oltre a esaltare e migliorare i sapori, forniscono il necessario apporto complementare in vitamine, flavonoidi e carotenoidi.

In questo rapporto uomo/pianta l’offerta che i vegetali propongono all’uomo non è solo trasferimento di sostanze organiche, ma un concentrato di sensazioni che nessun aroma artificialmente costruito può avere. Senza dimenticare l’aspetto trofico delle sostanze primarie, ai metaboliti secondari va assegnato tutto l’irrinunciabile valore terapeutico delle spezie.

 

Nutraceutici, integratori, novel food sono supporto indispensabile all’esercito eterogeneo delle molecole guerriere da lanciare all’attacco di radicali liberi, tossine patogene: il presente li chiama BOTANICALS.
Riproporre e restituire al pubblico la tradizione rielaborata in veste attuale determina quel ritorno al futuro

dell’ETNOPHARMAcologia, esaltata dalla tecnologia.

Biologia, biochimica e biofisica ricoprono la memoria e l’espressione della Vita, facendo rivivere migliaia di anni di storia. Pur privilegiando la nostra cultura, la migrazione delle genti, delle malattie e dei saperi ci ricorda l’Africa Nera, che nel progetto “Don’t forget Africa” semina i germi della contaminazione di bisogni e di ricchezza. Una medicina capace di muoversi nello spazio e nel tempo, un’ avventura dell’Umanità tra Europa e Africa, tra diversità e culture da accogliere e comprendere.

bottom of page