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Il padre del FOGRAN




«Quello che si ama non lo si possiede mai completamente. Semplicemente si custodisce e si tramanda».

Folicardo Cesare Grandi


Chi eraFOLICARDO CESARE GRANDI

Internista Radiologo


Folicardo nato ad Ariano di Mesola (Ferrara ) il 12-12-1912, allievo interno con Viola nella Clinica Medica di Bologna che fu di Murri e di Delitala, si laurea nel 1938 presso la stessa Università.


Dopo l’esame di Stato a Roma, con Frugoni, rinuncia al posto di primario a Valdobbiadene per restare con Greppi all’Arcispedale S.Anna di Ferrara.

Sottotenente medico volontario sul fronte yugoslavo, resta, capitano medico volontario nelle brigate nere, al S.Anna di Ferrara fino al ‘45.

A Torino, successivamente, nella Clinica Medica di Gamna e nella Semeiotica Medica con Giordano, dove tiene il Corso di Semeiotica Pratica.

Specializzato in Radiologia, lascia l’Università per dirigere la ricerca medica dei Laboratori Farmaceutici Yatros a Torino, dove proseguendo gli studi di Warburg sul metabolismo ossidativo, nascono nel 1953 il Fogran e nel 1955 l’A.C.55. prima sostanza italiana contro il cancro.

Consulente internista nel Policlinico Cuneese, fonda il Centro Studi Ricerche e Terapie delle Neoplasie ospitato per la ricerca di laboratorio “in vitro” e “in vivo” nei laboratori farmaceutici CIFA (Torino).

Prosegue lo studio delle sostanze attive sulla respirazione mitocondriale, sul DNA timico e sugli istoni, con valutazioni cliniche presso l’Università di Torino (Clinica Ostetrica, Ginecologica di Delle Piane), gli ospedali S.Anna (Quaini) di Torino, Avigliana e Venaria.

Scompare nel 1984 e con Lui una ricerca finanziata completamente per oltre trent’anni con mezzi propri e per la quale scelse di non prendere brevetti.

Idealista e sognatore, dotato di straordinaria umanità ed intuito, rese disponibile gratuitamente i prodotti formulati, rinunciando a qualsiasi diritto di paternità.


12.12.12

Tratto dalla presentazione del Centenario della nascita di Folicardo Cesare Grandi

Per ricordare, conoscere, partecipare, condividere. Il sapere non si conquista per scienza infusa o per illuminazione. Presuppone lunghi e disciplinati processi di apprendimento, creatività e rischio intellettuale. Non deve limitarsi a trasmettere ciò che ha imparato, ma restituire, aumentandolo, il patrimonio ricevuto, con l’esperienza vissuta attorno al globo intellettuale, attraverso viaggi di scoperta che conducano a oltrepassare le posizioni raggiunte nell’insaziabile ricerca del meglio.

Ringrazio Nostro Padre per averci appreso i concetti di identità ed integrità, appartenenza, memoria. Sapere da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo. La curiosità del conoscere, del ricercare, di scegliere, di fare proprio e proporre quanto appreso.

Sentire quindi essere, credere che il diverso non è solo, l’insolito non è impossibile, che la scienza è ricerca di Vita in piena libertà e che ha il dovere di superare gli interessi ideologici di un sotto-insieme umano, di immergersi nell’immaginario della poesia, della musica, dell’arte.


La Torre, Progetto “pro-jectum” Uomo

Anticipazione concettuale di quello che nel futuro, può essere possibile.


«Il progetto crea idee e... nulla ferma un’idea quando il tempo è giunto».(Victor Hugo).


...Da una Torre si gode un’ampia vista tutto intorno e nello stesso tempo essa è visibile da lontano... Lo sguardo intorno, a cogliere la ricchezza della Vita accogliendo, imparando, elargendo i frutti del suo lavoro.

Non siamo una novità alla ricerca di spazio.

...esistere, resistere, riEsistere:


Non dobbiamo lottare per esistere, ma per rispondere a bisogni che ci giustificano. Non dobbiamo inventare, per sedurre, né affannarci per arrivare primi.

Lontani da logiche di successo, alla ricerca costante di ciò che non si conosce, ma si intuisce ,nel desiderio di chiedersi il senso, desideriamo conservare la radice di ospitalità che nasce dal riconoscimento del valore della condizione umana e dei suoi significati.

Laboratorio di Ricerca:

- Prospettica

- Innovativa (non c’è dogma)

- Tecnologica (non macchine, ma prototipi).

Ricerca unificante, spontanea, intuitiva, sollecita che nulla a che vedere con la competizione, il controllo, la divisione.

Ricerca di ognuno di noi fatta di incontri, viaggi, e nuove domande anche quando pensavamo di aver trovato la risposta.

Ricerca dell’altro per conoscer noi stessi, il mondo, noi e il mondo.

La nostra storia inizia con l’aria e con l’acqua. L’aria è la Vita.

Per milioni di anni senza ossigeno:

lo zolfo dei vulcani era la base della sintesi proteica.

L’ossigeno appare con le alghe blu e la fotosintesi clorofilliana.

La dissociazione dell’acqua attraverso i fotoni solari produce idrogeno che, con il carbonio, crea la base di tutte le strutture viventi, ma libera ossigeno biradicale.



Vettori di idrogeno

Meccanismi di protezione per sopravvivere.

Cascata di trasportatori nella membrana interna del mitocondrio.

Intermediari tra la fornitura e l’uso dell’energia, responsabili della riserva di ATP (300 moli la richiesta giornaliera), capaci di mantenere la struttura complessa delle cellule e la sopravvivenza della Vita.

NADH,FMN, FAD universalmente presenti risalgono all’inizio della Vita stessa. Il metabolismo necessita di catalizzatori.

I tioesteri, responsabili dei primi accoppiamenti formatisi a partire dalla chimica cosmica: gli sciami cometari. Ponte reversibile del trasferimento di elettroni:l’acido tiottico, la Tiammina, le Flavoproteine.

I catalizzatori aumentano la velocità delle reazioni chimiche, creano reti nelle quali si determinano interconnessioni e nuove forme di ordine. Il mitocondrio è il luogo dove si prende la decisione di vivere o morire: sulle due sponde della membrana sono riuniti i protagonisti, i protettori e distruttori.

Dall’Ateneo di Bologna Augusto Murri, Vittorio Putti, Francesco Delitala, Giacinto Viola con il Suo Rettore l’On. Sen. Prof. Alessandro Righi .I Padri del Costituzionalismo Italiano a Otto Heinrich von Warburg Direttore (dal 1931 al 1953) del Kaiser Wilhelm Institute (ora Max Planck Institute) a Berlino. Studia il metabolismo dei tumori, le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Vince nel 1931 il Premio Nobel per la medicina con: Atmungsfermentzen fermento respiratorio giallo (Citocromossidasi). In successione isolò e identificò due coenzimi Nicotinammideadenindinucleotide - 2 – fosfato flavodenindinucleotide (NADP e FDN).

«La prima causa e la prevenzione del cancro»

(30 giugno 1966, Lago di Costanza).


Effetto Warburg

La differenza tra le cellule sane e quelle di cancro è la velocità di flusso della glicolisi.

Le cellule tumorali presentano livelli di attività glicolitica fino a 200 volte superiori a quelli dei tessuti sani, anche in presenza di grandi condizioni di ossigeno. Forse per l’elevato consumo locale dello stesso, che ne genera una carenza nelle cellule tumorali. Radiotracciante per PET come fluorodeossiglucosio

(un substrato modificato della esochinasi) .

La sua teoria perde interesse quando Knudson ipotizza come causa del cancro l’accumulo di mutazioni del DNA cellulare.

Warburg è “riscoperto” all’Harvard Medical School:

l’alterazione documentata é determinata da una forma mutata di piruvatochinasi simile a quella fetale. E la storia ricomincia .

Albert Szent-Gyorgyi nato a Budapest nell’impero austro-ungarico, studia la chimica della respirazione cellulare. Identifica l’acido fumarico e il ciclo di Krebs. Nel 1937 riceve il Premio Nobel...«una mia difficoltà con la chimica delle proteine è che non arrivo a comprendere come possono vivere. Anche la forma di strutture più complesse mi pare stupida…». E forse la ragione in oncologia di una strada senza sbocchi e che nessuna chemioterapia fa riferimento alla chimica dell’acqua.




A Torino nasce

nel 1953 il FoGran

nel 1955 l’ AC55



I vettori di idrogeno: Flavina adenina dinucleotide FAD FADH2

Coenzima ossidoriduttivo delle catene di trasporto degli elettroni del Ciclo di Krebs.

Tre anelli condensati, gruppo isoallosazinico della flavina, legato al ribitolo, derivato dalla riduzione del ribosio. La catena di trasporto degli elettroni nella fosforilazione ossidativa, nella membrana interna dei mitocondri, prende atomi di idrogeno da molecole donatrici: i coenzimi (NADH, FADH2, Succinati); separa gli elettroni dai protoni, portandoli agli accettori finali: l’ossigeno con liberazione d’energia ATP.


Cambiamento di paradigma

12.12.12 finisce il “secolo breve” della scienza padrona.

Un percorso privo delle intuizioni che avevano fatto vedere a Pasteur i microbi prima di averli scoperti, a Marconi le onde prima di avere fatto telegrafo senza fili, ai coniugi Curie l’energia nucleare.

Il secolo breve “fu” ciclo di sviluppo tecnologico non di evoluzione di scoperte scientifiche. Ma sviluppo non è evoluzione. Tornano gli intuiti nascosti. La matematica è in subbuglio.

Roger Penrose rilancia la cosmogonia scientifica platonica. L’epigenetica, il ritorno delle periferie .

Torna il diritto di fare domande, di esprimere curiosità, di provocare, di esplorare in nome della conoscenza (che non è sempre sinonimo di scienza). La scienza ritorna alla sua universalità.

«Scienza significa sforzo incessante e sviluppo in continua progressione verso uno scopo che l’intuizione poetica può comprendere, ma che l’intelletto non afferrerà mai completamente». (Max Planck)





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