Ci eravamo illusi di averli debellati per sempre. E, invece, sono tornati alla carica, più forti e aggressivi. Gli antibiotici di “ultima linea” appaiono un’arma spesso spuntata”. E…favelas e abarrios dove le malattie epidemiche: malaria, febbre gialla, m.chagas che si crederanno debellate, hanno habitat privilegiato. ESKAPE: Enterococcus, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa, Enterobacter :i Super batteri. Tutte le specie combattono per non soccombere. I batteri combattono l’antibiotico con la resistenza. Ogni 20 minuti si replicano e nasce una nuova generazione con mutazione spontanea. Gli animali possono rappresentare il serbatoio di batteri resistenti trasmissibili all’uomo. Con antibiotici a basso dosaggio gli animali d’allevamento crescono più in fretta… e non importa se i loro escrementi ne contaminano la terra e l’acqua ingigantendo la resistenza. Anche se, negli ultimi anni, la quantità in zootecnia è diminuita, rimaniamo “bandiera nera”, in Europa. Ogni anno, nel vecchio continente, 25 mila persone muoiono. In Italia 7 mila per batteri (superbugs), un tempo curabili. Ogni anno, nel Mondo, muoiono un milione e mezzo di Persone.
A Città del Capo il 20% della Popolazione soffre di multidrug-resistant, tbc, come nel 1899.
Tra pochi anni ci troveremo nella condizione preantibiotica.
L’Oms prevede che, agli attuali tassi di incremento della resistenza agli antibiotici, nel 2050 i “super batteri” saranno responsabili di almeno 10 milioni di decessi ogni anno, la prima causa di morte al mondo. Uno scenario che rievoca lo spettro delle pestilenze del passato, responsabili di pandemie con 200 milioni di morti. Le multinazionali del farmaco, da anni, non stanno investendo sulla ricerca di nuovi antimicrobici poiché ritengono più redditizi altri ambiti.
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